martedì 10 marzo 2009

Il grande imbroglio




Il progetto del Polo della Cultura sull’area dell’ex Cinema Teatro è nato nel 2006 a seguito di un Concorso internazionale di progettazione.
Il progetto vincitore approvato dal Consiglio Comunale prevedeva una Sala Auditorium da 500 posti per Convegni, Concerti, Feste ed Eventi Collettivi, situata a piano terra, una Galleria per esposizioni, bookshop/ caffetteria e una Mediateca, oltre naturalmente a un congruo numero di parcheggi interrati .
Costo previsto dell’opera: 8 milioni tondi di Euro.
In vari passaggi successivi la Giunta Mazzatorta , mediante l’istituto del cosiddetto “Project Financing” ha trasformato il progetto di Polo Culturale in un Polo Commerciale privato, con una Sala Auditorium pubblica da 400 posti ( valore 1,3 milioni di Euro), relegata sopra gli spazi commerciali privati.
Il costo dell’intervento è così lievitato a 17,5 milioni di Euro e la sua realizzazione è stata assegnata alla Ditta ELECA di Cantù tramite Convenzione sottoscritta a dicembre 2007.
Per avere in cambio la Sala Cinematografica e 180 posti auto pubblici interrati fra 30 anni il Sindaco Mazzatorta ha concesso ad Eleca:
- Di avere in diritto di Superficie, gratuitamente e per 90 anni, i 5.600 mq di tutta l’area dell’ex Cinema,
- di costruirvi ben 8.000 mq di superfici commerciali e ca. 2.000 mq di box auto privati
- l’esonero dal pagamento di tutti gli oneri di urbanizzazione e di altri canoni,
- la gestione di 720 posti auto a pagamento su tutto il territorio Comunale e la riscossione di tutti i relativi proventi per 30 anni,
- un contributo comunale di un milione di Euro


A dicembre 2008 nel depositare il progetto finale Eleca espone un incremento di costi di oltre 2,5 milioni di Euro, chiedendone il riconoscimento da parte del Comune in termini di liquidità o di allungamento dei tempi di concessione.
L’intervento raggiunge così la vertiginosa cifra di 20 milioni di Euro, con possibili preannunciati nuovi incrementi di costo.
Per i clarensi è ormai il caso di affermare che grazie al Sindaco Mazzatorta

“MAI PIU’ PADRONI A CASA NOSTRA” !

Questo è ancor più drammaticamente vero per i cittadini confinanti che senza alcun preavviso e possibilità di replica, in maniera illegittima, si sono visti approvare dalla Giunta Comunale l’esproprio di parte delle loro proprietà solo per facilitare il compito di realizzazione da parte di Eleca del Polo Commerciale.
E’ infatti poco sostenibile in tale circostanza l’esistenza della “ pubblica utilità”

Lo scarso rispetto della Proprietà Privata ed in genere delle Regole è ormai una caratteristica dell’Amministrazione Mazzatorta, come peraltro era già venuto in evidenza
lo scorso anno nella vicenda del Parco della Villa Abbate

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