martedì 31 luglio 2012

Nuova Caserma Carabinieri


Ovvero l’ennesimo “cadavere” della Giunta Mazzatorta.

Più passa il tempo, più la vicenda della nuova Caserma dei Carabinieri rassomiglia a quella che ha interessato il Polo della Cultura, almeno per quanto riguarda l’atteggiamento dei nostri Pubblici Amministratori e in particolare del Sindaco.
Vi ricordate le parole che pronunciò in Consiglio  l’ex Consigliere Comunale Massimo Ghilardi? “Andammo alle elezioni con un progetto morto, consapevoli che ci portavamo appresso un cadavere” . Il progetto morto era il Polo della Cultura, già “cadavere” prima delle elezioni amministrative. Ghilardi continuava: “Mi sarei aspettato che il responsabile, cioè il Sindaco, facesse un passo avanti e si assumesse la responsabilità di quello che è, a tutti gli effetti, un fallimento politico. Se non lo farà, lascerà a noi il peso di questa testardaggine”.
La vicenda della nuova Caserma dei Carabinieri ricalca questo schema e rischia di diventare l’ennesimo fallimento di questo Sindaco e della sua Giunta.
Si era partiti nel 2006 con un grandioso progetto, quello del recupero della cava di via Roccafranca attraverso un milionario Piano Integrato di Intervento presentato, manco a dirlo, dal Gruppo Fin Beton.
Ci è stato raccontato che a fronte di questo Piano Integrato di Intervento la Fin Beton si assumeva l’onere (bontà sua) della costruzione della nuova Caserma dei  Carabinieri  e di un anfiteatro da 2500 posti.  
I famosi cartelloni pubblicitari 4x2 della Giunta Mazzatorta

Naturalmente la Fin Beton non ci regalava niente. La Caserma sarebbe stata costruita con i soldi degli oneri di urbanizzazione di quella mega speculazione che prevedeva, è bene ricordarlo, un Centro Commerciale di 45 mila mq e la costruzione di 150 appartamenti per una popolazione residente di oltre 500 persone. Una pacchia!
Purtroppo, la crisi economica e l’insolvenza della Fin Beton hanno infranto miseramente i sogni di gloria di Sindaco e soci, per non parlare dei problemi nati con il sequestro giudiziario di parte della cava che nel frattempo era divenuta una discarica abusiva anche di rifiuti pericolosi.
Presa la scoppola, i nostri Amministratori pensarono subito a un piano B. Acquistare un’area di fronte alla cava e lì costruire la nuova Caserma, considerata “obiettivo prioritario di questa Amministrazione”.
Per fare ciò venne proposto un Accordo di Programma che prevedeva, per la realizzazione dell’opera  “stimata in 6 milioni di euro complessivi”,  gli interventi congiunti di Comune per un importo di 2,5 milioni di euro, Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche della Lombardia per un importo di 1,5 milioni, Prefettura di Brescia per 1 milione.   2,5 + 1,5 + 1 al mio paese fanno 5.  All’appello manca 1 milione di euro. Forse lo metterà Babbo Natale.
Tutto bene?  Beh, quando si tratta di metterci i soldi in un periodo come questo, dire “tutto bene” è un azzardo. Per stare nel nostro recinto, il Comune non ha il becco di un quattrino e per reperire quei fondi dovrebbe vendere l’attuale sede dei Carabinieri di via Rota. Impresa, come si può capire abbastanza difficile visti i momenti. La vicenda dell’area di via Ricci, messa all’asta già 4 volte e ancora invenduta, ne è  esempio lampante.
I nostri però vanno avanti per la loro strada con piglio baldanzoso. L’Assessore Piantoni ha sì smesso di dichiarare che i lavori per la nuova caserma inizieranno fra la fine dell’anno e l’inizio del nuovo, ma il Sindaco ha voluto precisare che quest’opera deve essere iniziata, caschi il mondo,  entro la  fine del suo mandato.
Il Sindaco di Chiari Sen. Sandro Mazzatorta

Solo che si tratta di una bufala. La Caserma dei Carabinieri non vedrà la luce, nè ora nè chissà per quanti anni. A fare scendere con i piedi per terra Sindaco e soci ci ha pensato bene il Comandante dei Carabinieri di Brescia Col. Marco Turchi.
In una lettera indirizzata al Sindaco, egli esprime tutte le sue perplessità sulla fattibilità dell’Accordo di Programma perchè il Provveditorato alle Opere Pubbliche non dispone di fondi, e il Ministero dell’Interno ha stabilito sin dal 2005 la “sospensione di tutte le iniziative infrastrutturali con oneri a carico del Dicastero”. Insomma niente soldi neppure dalla Prefettura.
Dello stesso tenore anche una recente lettera della Prefettura di Brescia che riconferma la inesistenza di capitoli di spesa per nuove Strutture e la sola esistenza di capitoli di spesa per affitti e manutenzioni. Ma scusate signori, ma allora di cosa stiamo parlando?
Nonostante queste parole, amare quanto si vuole ma vere, Sindaco e soci hanno inserito la Caserma dei Carabinieri nell’elenco delle Opere Pubbliche da realizzare nel triennio 2012-2014.
Insomma, l’ennesimo “bluff”, l’ennesimo “progetto morto” , l’ennesimo “cadavere” che il  Sindaco si porterà dietro sino alla fine del suo mandato, spacciandolo per cosa da realizzare con effetto prioritario.
Comunque se la caserma non verrà realizzata, il Sindaco può sempre dare la colpa ad altri, perchè, come precisa il Col. Turchi   “la  scaturigine dell’iniziativa si protrae dal 2001”, periodo in cui, com’è noto,  a Chiari  governava la Giunta Facchetti.  Sempre lei,  cribbio!

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